Matteo Jarre

Consultant – Mobilità ed Energia

Sono l’ultimo arrivato a Decisio, lavoro qui dall’agosto del 2019 e da quando ho iniziato ho vissuto alcuni dei miei momenti professionali più entusiasmanti e gratificanti. Pur avendo un forte background nel campo dell’energia rinnovabile e dell’efficienza energetica, fino ad ora mi sono occupato principalmente di mobilità ciclabile in Italia, soprattutto nel campo dell’analisi dei dati a supporto della pianificazione, e insieme ai miei colleghi curo anche le fasi di comunicazione e divulgazione dei risultati. Nella pratica, questo vuol dire passare giornate a raccogliere, filtrare, catalogare dati e scegliere con cura le parole per spiegarne il significato. Grazie ad alcune particolari esperienze di lavoro fatte in passato, mi piace stranamente essere messo di fronte ad un pubblico a spiegare i risultati del nostro lavoro ai clienti, ai colleghi e in incontri di partecipazione pubblica.

Ed oltre al lavoro?

Una volta avrei dato una risposta diversa a questa domanda, ma a maggio 2019 è nato Leon e, come si dice, le cose sono un poco cambiate. Alcune che non sono cambiate sono: dal 2017 vivo a Friburgo, in Germania, che è il tipo di città che vorrei vedere replicato in Italia il più possibile e da cui ho imparato tantissimo su come si pianifica pensando alla qualità della vita; sono sposato con Luna, che è la persona più coraggiosa che conosca (non solo perché mi ha sposato); mi sforzo di rendere la nostra vita di famiglia il più possibile bilanciata nelle faccende di casa, che mi piace molto fare; mi piace invitare gli amici a cena e fare per loro la pizza a lievitazione 24h.
Da quando è nato Leon faccio un po’ fatica ad andare ad arrampicare e in montagna, che è un’altra mia passione, ma compenso mettendolo a dormire nel carrellino dietro la bicicletta da corsa e andando in giro per la foresta nera. Mi piace lanciare Leon in altissimo e farlo ridere come un pazzo mentre Luna mi guarda male.

Un progetto che ti ha colpito?

Mi è piaciuto moltissimo fare l’analisi costi-benefici del piano della ciclabilità di una piccola città italiana, San Donato Milanese. Mi sono divertito perché il lavoro è stato complesso sia dal punto di vista concettuale (abbiamo creato da zero una metodologia che, in Italia, non esisteva) che dal punto di vista comunicativo, perché abbiamo tenuto ben 5 incontri partecipativi con il pubblico in cui abbiamo spiegato le necessità del piano e raccolto le opinioni (anche negative) e i suggerimenti del pubblico. Come team, abbiamo messo insieme tutte le nostre competenze tecniche e relazionali e siamo riusciti a fare un gran bel lavoro (parola del nostro cliente).

Quale richiesta ricevi più spesso dai tuoi colleghi in una mail?

“Matte ho trovato questo excel con i dati del prezzo del petrolio in Iraq nel 1974, vedi un po’ se riesci a tirare fuori qualcosa di interessante per il nostro progetto di pista ciclabile a Melegnano”

Quale parte del tuo lavoro ti entusiasma?

Quando ragiono insieme ai miei colleghi su un problema complesso, e a qualcuno viene una buona idea e insieme la rielaboriamo finchè non ci convince, e poi pensiamo a come presentarla. Allora mi immagino la scena, mi immagino di vedere una lucina brillare negli occhi dei nostri clienti – a volte capita! – e penso “siamo bravi!”. Fichissimo.