Giovanni Mandelli

Consulente

Sono laureato in Architettura al Politecnico di Milano; durante il mio percorso di studi mi sono accorto che mi interessava molto di più la progettazione degli spazi pubblici e come le persone si muovono e negli spazi della città, piuttosto che gli edifici. L’esperienza più formativa è stato il mio anno di Erasmus a Gent dove ho potuto sperimentare in prima persona i vantaggi di vivere in una città dove ci si sposta comodamente in bicicletta, a piedi o con i mezzi pubblici. Quando sono rientrato in Italia ho realizzato che c’è tanto potenziale inespresso e che la qualità delle nostre città potrebbe migliorare notevolmente a partire dai sistemi di mobilità.
Abito a Milano e mi piace lavorare “vicino” a casa, per questo ho lavorato per quattro anni a Reggio Emilia, dove mi sono occupato di politiche per la mobilità attiva per il Comune. Ora sono qui a Torino dove mi occupo degli stessi temi, ma da un nuovo punto di vista.

Di cosa ti occupi a Decisio?

In Decisio mi occupo della progettazione di infrastrutture ciclabili e spazio pubblico, mettendo al centro le persone a partire da quelle più vulnerabili. Do un contributo anche sul piano della pianificazione a diversi livelli territoriali sia provinciale sia comunale. Mi piace creare contenuti per la divulgazione sui social, raccontando la visione di “città sostenibile” e promuovendo un cambiamento culturale a partire dalle abitudini di mobilità.

Quale richiesta ricevi più spesso?

Sono arrivato da poco ma la domanda che ricevo più spesso è “tu come faresti?” relativa ad un progetto di una ciclabile oppure su come costruire un post sui social.

Ed oltre al lavoro?

Oltre al lavoro mi piace esplorare nuovi posti, meglio se non super frequentati o famosi. Mi piace farlo in bicicletta oppure a piedi perché sono modi di viaggiare alla giusta velocità e che mi permettono di immergermi nel contesto senza filtri o barriere.
Di tanto in tanto mi piace passeggiare per le città, sia quelle nuove sia quelle che già conosco, senza una meta precisa e lasciandomi ispirare da ciò che vedo e sento come facevano i Flaneurs nell’Ottocento.

Un progetto di Decisio che ti ha colpito?

Non c’è un progetto particolare perché sono arrivato da poco (l’ho già detto, vero?), però ogni volta che mi trovo a progettare un nuovo percorso ciclabile o uno spazio pubblico mi immagino quali effetti diretti e indiretti genererà sulla vita quotidiana delle persone.

Una parola per descrivere com’è lavorare in Decisio?

Accogliente.
In Decisio mi sono sentito accolto fin da subito, che è una cosa per nulla scontata.