Ricercate le opzioni di ampliamento per l’aereoporto di Schiphol (SCBA)

Quali sono gli effetti economici dell’ampliamento aeroportuale di Schiphol?

L’aeroporto di Schiphol sta raggiungendo il suo limite di capacità: la forte crescita del traffico aereo negli ultimi anni pone una sfida enorme alla luce della necessità di riduzione delle emissioni di gas climalteranti. Decisio e SEO, incaricati dalla direzione dell’aeroporto di Schipol, hanno esplorato gli effetti di diverse politiche di sviluppo alternative tramite un’analisi dei costi e dei benefici sociali (SCBA).

Lo studio si è concentrato sul contributo economico delle imprese attive nel settore dell’aviazione e delle attività aeroportuali (contributo economico diretto) e dei fornitori di tali imprese (contributo economico indiretto). Nel 2013, questo contributo comprendeva un totale di quasi 114.000 posti di lavoro legati a Schiphol e un valore aggiunto di oltre 9 miliardi di euro.

Le politiche di sviluppo di Schipol possono prendere direzioni molto diverse: dalla limitazione nazionale del numero di voli a causa della necessità di ridurre le emissioni, ad una re-distribuzione regionale del traffico aereo fino allo scenario di saturazione completa delle piste e della capacità dello spazio aereo.

Due sono gli effetti socio-economici prevalenti da considerare in questi scenari: da un lato gli effetti positivi dovuti alla maggiore accessibilità – per gli olandesi e per i viaggiatori stranieri in arrivo nei Paesi Bassi ma anche le ricadute positive in termini di competitività internazionale per le aziende – e, dall’altro lato, gli effetti negativi delle emissioni di CO2 a causa del cambiamento climatico.

Entrambi questi effetti sono difficili da quantificare: nel primo caso, isolare il contributo all’accessibilità, al turismo e alla competitività delle aziende di una singola infrastruttura è complesso dal punto di vista metodologico, e sono stati testati ed applicati diversi metodi e moltiplicatori. Allo stesso tempo è complesso valutare l’effetto sulle emissioni di CO2, perché non è semplice stabilire cosa succederebbe se un certo numero di voli non partissero (più) da Schipol: verrebbero sostituiti da voli in partenza da altri aeroporti o “scomparirebbero”? E, di conseguenza, come si sposterebbero i passeggeri che non dovessero più viaggiare attraverso Schiphol?

Lo studio completo è disponibile in olandese al seguente link.

Maggiori informazioni?

Per maggiori informazioni su questo progetto o sulle attività di Decisio potete contattare uno dei nostri consulenti: Paolo Ruffino (p.ruffino@decisio.nl), Paolo Destilo (p.destilo@decisio.nl), Matteo Jarre (m.jarre@decisio.nl) o Alessio Grimaldi (a.grimaldi@decisio.nl).